martedì 5 ottobre 2010

DOPPIA CAMMINATA DEL TIEPIDO

LUPPOLO SELVATICO SULLA PASTERNAK
CAUSA LA MIA ANSIA DAL CORRERE IN MEZZO ALLA GENTE ,SABATO MATTINA HO COINVOLTO MICK IN UNA SEMI-AVVENTURA.
IL TRENO PARTE ALLE 9 DALLA PISTA MA LA COCCA CHE PENSAVAMO CI ACCOMPAGNASSE NEL PRIMO TRATTO NE STA FUORI.
PRIMA DESTINAZIONE, ANCORA VERGINE X IL MICK, E' LA VILLA DELLE 100 FINESTRE/S.DAMASO DOVE SI INTERROMPE O PARTE IL NUOVO PERCORSO NATURA.
SONO 8500MT E SIAMO CARICHI COME DEI GALLI. IN ANTICIPO DI 5/6 ORE SULLA COMPETIZIONE UFFICIALE COMINCIAMO A CORRERE SUL NUOVO PERCORSO DECISI A RAGGIUNGERE TORRE MAINA, OBIETTIVO CHE SI RIVELA DISTANTE 15,5 KM.
CHIACCHERE E ANDATURA BLANDA, SAPPIAMO CHE CI ATTENDE UNA PROVA DURA....INFATTI LA PRESTAZIONE CRONOMETRICA E' COME AL SOLITO DI SCARSISSIMO RILIEVO 1H 33MIN I 15 KM CHE AVREBBERO SIMULATO LA GARA, 2H E 9 MIN LA MEZZA MARATONA.

QUESTO DATO E' STATO FALSATO
DA GRAVISSIMI PROBLEMI FISIOLOGICI AL KM 19!!!

SIAMO PASSATI SOTTO L'A1,SOPRA AL PONTE DI BRUZZI,SOTTO AL PONTE GRANDE,DI FIANCO AL PONTE PICCOLO,SOPRA AL PONTE DEL CANTON DEL DIVOLO (KM 16 DEL PERCORSO),SOTTO AL PONTE DI COLOMBARO, AL PONTE DELLA COMPLANARE,AL PONTE DI POZZA, SOPRA AL PONTE DI GORZANO E SIAMO ARRIVATI AL PONTE DI TORRE MAINA...24 KM IN 2,31.
ABBIAMO SFRUTTATO L'EURO CHE MI ERO PRESO DIETRO X COMPRARE UNA BOTTIGLIA D'ACQUA GASATA E DOPO UN 10 MIN CIRCA ABBIAMO COMINCIATO A CAMMINARE VERSO CASA APPENA DUE KM E...I NS EROI SI RIMETTONO IN TESTA DI CORRERE,CHE CMQ DEFINIREI UN DEAMBULARE.... E SI PROSEGUE FINO AL CANTON DEL DIAVOLO DOVE I CRAMPI E LA BORSITE SI FANNO RISENTIRE E DECIADIAMO DI AVVIARCI DI PASSO VERSO CASA...

martedì 13 luglio 2010

ENRICO....AH ENRICO


COMINCIAMO CON QUESTO.... IL MOMENTO DEL CEDIMENTO: KRK DOPO 1 KM NON REGGE + IL RITMO "FORSENNATO" DI GIOVANNI ( MI VIENE IN MENTE AIAZZONE MA NON SONO SICURO), LA COCCA E G.LUCA "ATTAKKA" VAI... E VIENE INESORABILMENTE STACCATO... PER EVENTUALI PRECISAZIONI POTETE CHIEDERE A GIOVANNI O A CHI ERA VICINO A LUI AL RIO GAMBEIRO!!!


QUESTO INVECE E' IL SOLITO PENSIONATO CHE BEFFO SULL'ARRIVO GIUSTO PER NON ARRIVARE ULTIMO!!!

mercoledì 7 luglio 2010

LA GARA DEI MULINI DI MONTESE




LO SAPEVO GIA' DA VENERDI SERA CHE AVREI FATTO UNA FIG.DI MER.....D'ALTRA PARTE A FARE IL BERLINGUER DI CASTELNUOVO SARO' ARRIVATO 578° SU 600 O GIU' DI LI'... COTTO COM'ERO!!!

PARTENZA PER MASERNO CON COCCA E BRENDA SULLA MULTIPLA ALLE 7,30 (DORMITE CIRCA 4 ORE DELLA SERATA + CALDA DELL'ESTATE) ARRIVO A DESTINAZIONE UN'ORA DOPO, UN PO' DI PR QUALCHE BATTUTA E POI VIA .... 13° EDIZIONE DI UNA CORSA X NOI UN PO' ANOMALA.... 300 METRI DI ASFALTO IN LEGGERA SALITA E POI SI CAPISCE SUBITO COSA CI ASPETTERA': UN BARATRO...UNA DISCESA ALLUCINANTE SULL'ERBA FINO AD ARRIVARE IN UN SENTIERO MULATTIERA (COI GERONI GROSSI E SCONNESSI X INTENDERCI) NEL BOSCO CHE SEMBRAVA DI ENTRARE IN UN GIGANTESCO CULO....FORSE LA SORPRESA O FORSE NO CMQ DOPO 500 MT ERAVAMO GIA' STACCATI DA TUTTI E ALLORA LA COCCA INIZIA A IMPORRE IL SUO RITMO.
SINCERAMENTE NON POTEVA FREGARMENE DI MENO...MI STACCA IN UN BATTIBALENO E INIZIO LA MIA CORSA DA SOLO...SORPASSANDO ANCHE UNO DI QUEI FENOMENI PARTITI A SCHEGGIA CHE SI ERA FIACCATO UNA CAVIGLIA.
NON SO COME SPIEGARVELO MA I DISCORSI DI PRECORSA CARPITI A QUELLI CHE "SAPEVANO" MI AVEVANO UN PO' SPAVENTATO: UN SIGNORE MUSCOLOSO MA PROBABILMENTE 65ENNE MI AVEVA INDICATO IL BIVIO PER IL PERCORSO BREVE PRIMA DI IOLA IN "MOLTO" ALTO A DX... E NOI INVECE ERAVAMO PARTITI A SX CON UNA LUNGA DISCESA DA BESTIA.
E INFATTI....FINITA LA DISCESA, 200 MT DI PIANO E POI SU , SU, SU, E ANCORA SU...ALLA FINE DELLA PRIMA MULATTIERA IN SALITA HO GIA' I CRAMPI AI POLPACCI E SAREMO AL MASSIMO AL 10/15% DEELA GARA.... ASFALTO IN SALITA X GIUNGERE A MONTESE...NELL'ATTRAVERSAMENTO SOLITARIO DEL PAESE SPERO CHE LA GENTE PENSI CHE SONO AL 2° GIRO VISTO IL RITARDO E LA COTTURA CHE MI SENTO DI PRESENTARE. IL FATTO CHE TUTTI GLI OMINI CON LA BANDIERINA SI DIMOSTRINO GENTILI E COMPRENSIVI NELL'INDICARMI IL PERCORSO MI FA CAPIRE CHE LE MIE CONDIZIONI SEMBRANO DISPERATE....A UN BIVIO DOPO UN BREVE STRAPPETTO TROVO LA MAMMA DELLA ROBBY(DELLA COCCA) CHE MI DICE CHE MANCA UN KM E MEZZO AL RISTORO...SALITONE ASFALTATO IN CUI RIESCO A RAGGIUNGERE UN PAIO DI QUEI CAMMINATORI DA GARA VESTITI COME I PODISTI, CHE FANNO LO STESSO PERCORSO MA PARTONO PRIMA...E CON UN FILO DI VOCE CHIEDO SE POSSO UNIRMI ALLA COMPAGNIA...IL MALE ALLE GAMBE E IL MORALE SOTTO I TAKKI NON MI FANNO NOTARE LA LORO ETA'
LA COSA MI VIENE RIVELATA DURANTE IL TRAGITTO DOPO IL RISTORO: ALLORA UNO NE AVEVA 80 E L'ALTRO 73.... SIAMO RIUSCITI A PASSARE 3 VOLTE NELLO STESSO PUNTO RIFIUTANDOCI DI CREDERE GIUSTE LE INDICAZIONI(PERFETTE) DELLO STAFF DI GARA E STA DI FATTO CHE NONOSTANTE UNO SCATTINO NEGLI ULTIMI 1500 MT IL MIO RILEVAMENTO CRONOMETRICO NON PUO' IMPRESSIONARE POSITIVAMENTE.... LA COCCA INVECE 12 KM (MASERNO-MONTESE-IOLA-MASERNO) IN 74' !!!

domenica 30 maggio 2010

L'Inno Italiano


SONO ATTIMI ALL'INIZIO DEL MONDIALE!
COME SEMPRE TROVEREMO POLEMICHE SULL'INNO E SU COSA VUOL DIRE ESSERE ITALIANI (VEDI DICHIARAZIONI DEL CEREBROLESO "TROTA")
MA QUANTI DI NOI CONOSCONO VERAMENTE L'INNO DI MAMELI???

Scritto nell'autunno del 1847 dall'allora ventenne studente e patriota genovese Goffredo Mameli, musicato poco dopo a Torino da un altro genovese, Michele Novaro, il coidetto "Canto degli Italiani" nacque in quel clima di fervore patriottico che precedette la guerra contro l'Austria.

L'immediatezza dei versi e l'impeto della melodia lo resero subito il canto più amato dell'unificazione: non a caso Giuseppe Verdi, nel suo Inno delle Nazioni del 1862, affidò proprio al Canto degli Italiani - e non alla Marcia Reale - il compito di simboleggiare la nostra Patria, ponendolo accanto a God Save the Queen e alla Marsigliese.

L'ufficializzazione del “Canto” quale inno nazionale della Repubblica Italiana, avvenne il 12 ottobre 1946.

Il poeta Mameli

Goffredo Mameli dei Mannelli nasce a Genova il 5 settembre 1827.Studente e poeta precocissimo, di sentimenti liberali e repubblicani, aderisce al mazzinianesimo nel 1847, anno in cui partecipa attivamente alle grandi manifestazioni genovesi per le riforme e compone Il Canto degli Italiani.Da quel momento in poi dedica la propria vita di poeta-soldato alla causa italiana: nel marzo del 1848, a capo di 300 volontari partecipa alle cinque giornate di Milano, tornato a Genova, collabora con Garibaldi e, in novembre, raggiunge Roma dove, il 9 febbraio 1849, viene proclamata la Repubblica. Sempre in prima linea nella difesa della città assediata dai Francesi, il 3 giugno è ferito alla gamba sinistra: morirà d'infezione a soli ventidue anni.

Il musicista Michele Novaro nasce il 23 ottobre 1818 a Genova, dove studia composizione e canto.Secondo tenore e maestro dei cori dei Teatri Regio e Carignano di Torino nonché convinto liberale, offre alla causa dell'indipendenza il suo talento compositivo, musicando decine di canti patriottici e organizzando spettacoli per la raccolta di fondi destinati alle imprese garibaldine.Di indole modesta, non trae alcun vantaggio dal suo inno più famoso, neanche dopo l'Unità.Muore povero, il 21 ottobre 1885, dopo aver affrontato difficoltà finanziarie e problemi di salute. Per iniziativa dei suoi ex allievi, gli viene eretto un monumento funebre nel cimitero di Staglieno, dove oggi riposa vicino alla tomba di Mazzini.

L'inno

Fratelli d'Italia / L'Italia s'è desta, / Dell'elmo di Scipio / S'è cinta la testa. / Dov'è la Vittoria? / Le porga la chioma, / Ché schiava di Roma / Iddio la creò.

Stringiamoci a coorte / Siam pronti alla morte / L'Italia chiamò.

Noi siamo da secoli / Calpesti, derisi, / Perché non siam popolo, / Perché siam divisi. / Raccolgaci un'unica / Bandiera, una speme: / Di fonderci insieme / Già l'ora suonò.

Stringiamoci a coorte....

Uniamoci, amiamoci, / l'Unione, e l'amore / Rivelano ai Popoli / Le vie del Signore; / Giuriamo far libero / Il suolo natìo: / Uniti per Dio / Chi vincer ci può?

Stringiamoci a coorte.....

Dall'Alpi a Sicilia / Dovunque è Legnano, / Ogn'uom di Ferruccio / Ha il core, ha la mano, / I bimbi d'Italia / Si chiaman Balilla, / Il suon d'ogni squilla / I Vespri suonò.

Stringiamoci a coorte....

Son giunchi che piegano / Le spade vendute: / Già l'Aquila d'Austria / Le penne ha perdute. / Il sangue d'Italia, / Il sangue Polacco, / Bevé, col cosacco, / Ma il cor le bruciò.

Stringiamoci a coorte.....





sabato 15 maggio 2010

OSTERIA DELLA MELA

DAL CE'DINUOVO MAGGIO 2010
Egr. Sig. Sindaco, cara Lalla, Siamo ben consapevoli che rispetto ai tanti problemi e situazioni, serie, e spesso drammatiche, che affronti quotidianamente, il nostro sia un problema di poco conto, anzi, un non problema; ma gradiremmo poter illustrare, a Te, quale primo Cittadino, e ai Castelnovesi tutti, la nostra posizione in merito alla questione Osteria (o meglio, "non Osteria', della Fiera 2010). Non avremmo mai voluto giungere al punto di dover scrivere ad un giornale per spiegare il nostro operato, e rendere pubblico uno stato di cose tutto sommato abbastanza privato, ma le malignità e cattiverie su di noi che si rincorrono in paese, le offese, gli insulti, ci obbligano a chiedere ospitalità a C'è di nuovo. E allora, partiamo dall'inizio, facciamo, per tutti, la cronistoria di questo pasticciaccio brutto: fine Luglio 2009, per puro caso ( con un urlo, abbastanza volgare e inelegante, rivoltoci lungo i corridoi del Municipio) apprendiamo che per il 2010 l'ex Coop non sarà più disponibile per la nostra Osteria durante Fiera di Maggio. Ci attiviamo immediatamente, e già il 4 Agosto la Presidenza del Club si incontra con Te, per esaminare, e tentare di risolvere, il problema.

Ci viene prospettata la possibilità del parco di Villa Ferrari; lasciamo passare il mese di Agosto, poi iniziamo a studiare la fattibilità, ma ben presto ci rendiamo conto che la sistemazione non è realizzabile: impossibile pavimentare tutta la superficie (e basterebbe anche una sola piovuta per trasformare tutto il prato in fango) e coprire tutta l'area con tensostrutture comporterebbe un costo ben superiore ad ogni possibilità di guadagno. Inoltre, l'Ufficio Tecnico del Comune ci informa della quasi impossibilità. Bene, anzi, male, malissimo, cerchiamo altrove, ma non è facile, Castelnuovo non è una metropoli, gli spazi possibili sono già occupati, e non riteniamo neppute giusto allontanare altre osterie per fare posto alla nostra. Il problema è nostro, tocca a noi tentare di risolverlo. 2° incontro con Te, il 17 Ottobre; col nostro Studio Tecnico si valuta la possibilità di utilizzo della piazzetta della CNA, sopra la Coop: si studia anche qui la fattibilità, e anche qui, in breve, ci accorgiamo che è una scommessa persa in partenza: proprietà privata, location fuori dal circuito della Fiera, scale, fioriere, pali, fili, ecc. Ciliegina sulla torta: come per Villa Ferrari, l'enorme difficoltà, per non dire impossibilità, degli allacciamenti alle utenze. Così, si decide, obtorto collo, di lasciare perdere. Se il posto non c'è, non c'è, non c'è santo che tenga, bisogna farsene una ragione, la vita va avanti. Pochi giorni dopo, 12 Dicembre 2009, riceviamo, dai nostri "gemelli" di calcio di Salzburg, (gemelli del Club, non di Castelnuovo) una mail col programma del loro 50° anniversario, e l'invito a partecipare al Torneo e ai festeggiamenti. Cosa avremmo dovuto fare? Rifiutare l'invito?

Rinunciare ad incontrare i vecchi amici? Restare in paese, a guardare le osterie degli altri? Ci prendiamo tempo fino a fine febbraio, per confermare o meno la partecipazione (hai visto mai, che un miracolo facesse uscire uno spazio adatto per l'Osteria?) ma il miracolo non avviene, l'Osteria 2010 rimane un sogno, e allora l'Assemblea del Club: SI va in Austria. E qui cominciano le cattiverie del paese verso di noi: che non facciamo l'Osteria per andare all'estero (ma chi lo dice, avrebbe uno spazio adeguato da proporci?) o andiamo in viaggio a sperperare l'incasso dell'Osteria (Quale osteria? Quella di quest'anno, che purtroppo non riusciamo a fare? Gli incassi degli altri anni non ci sono più, sono già stati devoluti in beneficenza e solidarietà) E allora diciamo, senza urlare, ma con estrema fermezza: Basta!!! Basta spararci, e sparlarci, addosso.

Che ciascuno di noi, del Club, possa essere antipatico può anche starci, ma non è così solo per noi, è così per tutta l'umanità, ogni individuo, ogni persona, è allo stesso tempo simpatica e antipatica, a seconda dell'interlocutore e di chi la giudica, ma il Club in sé, come Associazione, merita rispetto, merita il massimo rispetto per quanto ha fatto, e avrebbe voluta fare anche quest'anno, per Castelnuovo, la nostra Castelnuovo... E queste non sono vuote parole In libertà: per noi parlano le cifre devolute in beneficenza e solidarietà, le ambulanze col nostro nome che vedete in giro per paese, al servizio di tutta Castelnuovo, e non solo, le donazioni al Policlinico di Modena, all'Avap, all'Avis, all'Aido, alla Casa Albergo, alla Parrocchia, alla Fondazione Alessandra Lari, all'Asso Morbo di Alzheimer, le adozioni a distanza... .

Quindi, cari Concittadini, al di là del fatto che non accettiamo lezioni di onestà, serietà ed etica da nessuno, men che meno dalle altre osterie, e considerato che non dobbiamo giustificarci con nessuno, ne abbiamo nulla da dimostrare a Castelnuovo, chiediamo solo: lasciateci stare, lasciateci vivere in pace e silenzio la nostra amarezza, delusione, rabbia, frustrazione. Se non ci piacesse fare la Fiera, avremmo smesso molti anni fa, e senza dover dare alcuna spiegazione. Veramente pensate che non facciamo l'Osteria per fare un dispetto al Comune? Veramente pensate che lo facciamo (anzi, diciamo di non farla), solo per fare i "preziosi" e farci supplicare? Credete che per noi sia bello non poter vivere in prima persona la settimana di Fiera e d'Osteria, come facciamo dal lontano 1975?

Credete sia bello vederle fare dagli altri e non poter fare la nostra?

Credete sia bello non poter celebrare un anniversario (e che anniversario!!! quest'anno sarebbe stato il 35° dell'Osteria, non una sciocchezza, 35 anni l!!) per il quale avevamo già preparato grandi festeggiamenti e già invitato ospiti importanti??

Non vogliamo risposte, le lasciamo alla coscienza di chi ci sta leggendo. Con la speranza di risentirci in occasioni più serene, inviamo un cordiale saluto.

Il Club ''La Mela"

mercoledì 21 aprile 2010

SOMIGLIANZE



SE IL DITINO DELLA HOME NON VI HA SODDISFATTO CERCATE QUALCHE SOMIGLIANZA QUI.

domenica 31 gennaio 2010

SPARVIERI GENNAIO 2010


LA FOTO E' OFFUSCATA...COME LE MENTI...COME I PENSIERI...COME LE STEMPIATE.
DA SX IN PIEDI: MICK,PRANDA,GIULIO,IL PEDRO SEMICHINATO NON SI SA PERCHE',IL FONTA,IL GIANCA E IL FARA
SEMIACCOSCIATI CARULLA E ME E ACCOSCIATI MAZZO,TITTI E BELLUCH MANCA BOMBO CHE ERA IN BAGNO.
MENU': ANTIPASTO A BASE DI CROSTINI CARBONARI. I PRIMI ERANO ZUPPA DI CIPOLLA E ZUPPA DI CECI E X SECONDO UN TRIPUDIO DI GRASSI ANIMALI: SALSICCIA AL RADICCHIO ROSSO, COSTINE IN UMIDO ROSSO, UMIDO WINFORLIFE BIANCO EEEE ZAMPONE E COTECHINO CON CONTORNO DI FAGIOLI CANNELLINI.
IL DOLCE FORNITO DA TITTI HA COMPLETATO L'INGRASSO COLLETTIVO E IL VINO FORNITO DA TUTTI HA PERMESSO DI DEGLUTIRE IL BOLO!
MA QUI... UNA PERLA: IL BOMBO,PEDRO E L'ACCOPPIATA DEL DEMONIO MAZZO/TITTI TUTTO IN UN UNICO SCATTO CHE COMPRENDENDO ANCHE PRANDA E MICK DIVENTA DOCUMENTO STORICO.... UN VILLAGE DA RIMANERE A PIEDI!

lunedì 25 gennaio 2010

SAN...TI OLIMPICO



Antonio Santi a Vancouver ai Giochi Olimpici invernali invitato dal comitato organizzatore delle Olimpiadi.
Hanno scelto i migliori al mondo e in Italia si sono rivolti subito a lui al vincitore della Ciaspolada, Antonio Santi, uno dei pochi atleti in Italia a poter vantare una notevole costanza in questa gara corsa sulle nevi, dove oltre le doti di buon corridore servono anche delle ottime capacità tecniche per affrontare il freddo e la neve tra i saliscendi che offrono i percorsi tracciati interamente sulle montagne.
L'invito da parte del comitato organizzatore e di pochi giorni fa. Antonio sentito il parere del suo tecnico Renzo Finelli, gareggerà il giorno prima della chiusura dei Giochi Olimpici.
La gara, che si svolgerà sabato 27 febbraio, sarà coperta da tutti i media presenti a quest'Olimpiade, e servirà per promuovere verso il comitato Olimpico internazionale l'ingresso ufficiale di questa disciplina nel movimento olimpico. Un onore che oltre Santi coinvolgerà i migliori atleti al mondo delle Ciaspole, tra questi canadesi, francesi, spagnoli, americani, svedesi, finnici, giapponesi, neozelandesi, inglesi, italiani e altri.
Interamente ospitato dal comitato organizzatore sia nel viaggio e sia nel suo soggiorno a Vancouver, il poliedrico atleta della Fratellanza 1874 potrà porre nel suo sempre più importante palmares anche questo evento, promuovendo lo sport Olimpico e rappresentando una volta in più l'Italia e la sua antica società di provenienza(fratellanza).


DI SEGUITO L'ARTICOLO APPARSO DOPO LA MARATONA DI NEW YORK


NEW YORK (USA) . Modena fa la sua parte nella maratona della grande Mela.
L'Italia è come tradizione,la delegazione più folta, e tra questi gli oltre 200 modenesi presenti alla maratona tra atleti tecnici e semplici accompagnatori.Antonio
Santi,portacolori della Fratellanza Modena è stato il più veloce dei Geminiani, piazzandosi al 35° posto nella classifica assoluta e al quinto posto tra gli italiani, preceduto solo da Migidio Bourifa in 2h16'01", da Antonio Liuzzo in 2h22'36",da Filippo Lo Piccolo in 2h24'04, e da Achmuller. Il suo crono è di tutto rispetto con 2h26.23
Alle sue spalle lo segue a distanza Marco Roncaglia con 3.01.10,la prima donna
modenese è Barbara Govi (San Donnino) con il crono di 3.44.23.Tra i migliori specialisti modenesi di questa distanza,Antonio Santi viene spesso ricordato per la sua vittoria un paio di anni fa alla Ciaspolada, la gara internazionale che si tiene in Trentino, o per le sue gare tra le sabbie del deserto, o per le sue buone prove nei 3000 siepi.

domenica 17 gennaio 2010

Porta Vescovo – Arabba


GRAZIE ANCORA AL TETONE CHE ME L'HA FATTA CONOSCERE.
LA DESCRIZIONE E' COME AL SOLITO LADRATA DAL WEB.
Porta Vescovo è una delle piste più conosciute delle Dolomiti.
In realtà non esiste. Infatti nessuna pista di Arabba si chiama così. Con questo nome si identifica la zona, in corrrispondenza dell’arrivo del nuovo Funifur che da Arabba porta sino ai 2478 m di Porta Vescovo (nome geografico).
Come arrivare: Da Arabba si può salire con il funifor oppure con la telecabina DMC Porta Europa. All’uscita del secondo impianto vi sono un centinaio di metri di falsopiano prima di arrivare a Porta Vescovo.
Descrizione: A Porta Vescovo il panorama è davvero mozzafiato. Alle tue spalle la Marmolada mentre davanti a te ecco le piste di Arabba e il Sella. La prima parte della pista è un muro, piuttosto largo, ma molto affollato. Si formano ben presto alte gobbe a causa del consistente numero di sciatori che percorrono la pista. Alla fine del muro si divide in due rosse, Ornella e Salere. Sono entrambe molto belle, varrebbe la pena di percorrerle entrambe. La pista Ornella è quella che vira verso destra. Riduce la sua pendenza e passa sotto i Roccioni di Porta Europa. Gira tra alcuni massi e la pietraia e si dirige verso l’intermedio della telecabina Porta Europa. Lasciati la stazione intermedia sulla sinistra e continua a scendere. Su questo tratto l’affollamento è molto scarso e ti puoi divertire alla grande, con muri piutttosto lunghi e impegnativi. Alla tua destra trovi una variante nera che si incrocerà nuovamente con la pista Ornella e che permetterà anche il raccordo con la pista Sourasass. Personalmente io terrrei la destra ad ogni bivio, questo è il tracciato che preferisco. Le piante, prima molto rade, ora sono diventate un fitto bosco di conifere. Non manca ancora molto, stai per arrivare ad Arabba dopo un dislivello di 870 m. Se vuoi puoi prendere indifferentemente il Funifur o la Telecabina Posta Europa e tornare in quota per provare le piste sull’altro lato della montagna. Ripercorri quindi il primo muro (percorso obbligato) e poi gira a sinistra. Imponenti roccioni sono sopra di te, alla tua sinistra. Poche decine di metri ed ecco il primo bivio. La pista nera n.3 Fodoma inizia alla tua destra. Poco affollata ma molto veloce, è particolarmente adatta a chi si vuole divertire con qualche brivido. La pista rossa n.1 Salere è invece più tranquilla e più affollata perchè inserita nel percorso della Sellaronda. La percorrono gli sciatori che da Arabba si dirigono verso il Passo Pordoi e Canazei. Gli sciatori provenienti da Canazei scendono invece verso la pista facile Pordoi sino al paese di Arabba.


AGGIUNGO CHE IL PANORAMA E' MOZZAFIATO QUASI QUANTO IL FREDDO CHE SI PROVA.... E CHE NOI L'ABBIAMO RAGGIUNTA IN 30/40 MINUTI DA COLFOSCO.


AH... FOTO D'EPOCA KARL SCHRANZ 1966