sabato 19 febbraio 2011

HO VINTO DUE CENE!!!

2-6-1978, Mar del Plata (MO)
Italia-Francia 2-1
Reti: 1’ Lacombe, 29’ P. Rossi, 54’ Zaccarelli
Italia: Zoff, Gentile, Cabrini, Benetti, Bellugi, Scirea, Causio, Tardelli, P. Rossi, Antognoni (46’ Zaccarelli), Bettega. Ct: E. Bearzot.
Francia: Betrand-Demanes, Janvion, Bossis, Michel, Rio, Tresor, Dalger, Guillou, Lacombe (75’ Berdoll), Platini, Six (76’ Rouyer). Ct: M. Hidalgo.
Arbitro: Rainea (Romania).

Pronti, via. Six si lancia sulla sinistra, supera in velocità Gentile e Scirea, crossa al centro con perfetta parabola un pallone che il centravanti Lacombe schiaccia in rete sorprendendo Bellugi. Sono trascorsi appena 44 secondi e la Francia è già in vantaggio. In Argentina sono le due del pomeriggio, da noi le otto di sera di una bella giornata di tarda primavera, e il Mundial appena iniziato sembra subito finito. Siamo arrivati all’appuntamento squassati dalle polemiche dopo la sconcertante amichevole di preparazione contro la Jugoslavia, che ha mostrato tutti i nostri limiti tecnici e soprattutto atletici. Con molto coraggio Bearzot oppone ai transalpini, forza emergente del calcio internazionale, una formazione del tutto inedita: giocano Paolo Rossi, splendido protagonista del campionato appena terminato, il recuperato Antognoni e l’esordiente Cabrini. Una squadra giovane, formata da ragazzi poco più che ventenni e sorretta dall’esperienza di Zoff, ma che sa superare con orgoglio e carattere impensati l’iniziale smarrimento conseguente alla rete subita a freddo. Gli azzurri si riversano decisamente all’attacco esibendo un gioco offensivo svelto e incisivo, con frequenti inserimenti dei terzini Gentile e Cabrini sulle fasce laterali e un continuo incrociarsi delle punte Rossi e Bettega. Al 29’ giunge il meritato pareggio, grazie ad un’azione tambureggiante e confusa: Cabrini mette al centro, Bettega manca il tiro, il pallone perviene a Causio che di testa colpisce la traversa, Rossi interviene prontamente ma è lo stesso Causio a ribattere involontariamente, riprende ancora Rossi che stavolta infila in rete. Raddrizzato il risultato, l’Italia controlla la controffensiva dei Bleus, nelle cui fila il giovane e talentuoso Platini subisce la marcatura stretta di Tardelli, costringendoli ad un’assidua difesa. C’è da stropicciarsi gli occhi dalla meraviglia. Nella ripresa gli azzurri aggrediscono fin dall’inizio e, al 54’, segnano il gol del definitivo successo: Gentile fa partire da destra un lungo traversone che viene raccolto dal nuovo entrato Zaccarelli, il quale, con una bella girata al volo dal limite dell’area, sorprende il portiere avversario. Da qui in avanti l’incontro prosegue senza più scossoni sino al termine, con l’Italia a controllare senza difficoltà la sterile reazione francese. Sull’onda della vittoria sapremo confermarci contro l’Ungheria e i padroni di casa dell’Argentina, costituendo la rivelazione assoluta della prima parte del torneo. Finiremo purtroppo per spegnerci nel girone semifinale, concludendo con un po’ d’amarezza e qualche rimpianto al quarto posto, superati nella finale di consolazione dal Brasile. Tuttavia, quella rimane nella mia memoria come la nazionale più brillante che ho mai visto giocare, ancor più di quella campione del mondo di quattro anni dopo.